domenica 3 novembre 2019

Arch linux installazione semplice con ZEN installer

Ho iniziato il mio percorso in linux parecchi anni fa con distribuzioni come Mandriva, passando per Ubuntu e successivamente Debian (che installo ancora sui server), ma per l'utilizzo casalingo secondo il mio modesto parere non c'è nulla di meglio di Arch linux. Il motivo è semplice, software sempre aggiornatissimo e disponibilità di qualsiasi pacchetto esistente utilizzando anche il repository AUR (della comunità).
Sul mio notebook l'ho installato nel 2013 su un hard disk tradizionale successivamente sostituito da ssd trasferendo l'installazione originale e ottimizzandola per ssd. Ogni tre - quattro mesi aggiorno il sistema completo e solo occasionalmente ho avuto necessità di mettere mano a qualche file di configurazione per sistemare eventuali problemini nati dopo l'aggiornamento. In questi anni c'è stato anche il passaggio da init a systemd, cosa non da poco visto che questo comporta la modifica del sistema di avvio dei servizi, ma arch ha aggiornato il tutto modificando i file di configurazione e ricreando gli script di avvio. Tutto questo senza avermi mai creato problemi tali da dover formattare e reinstallare tutto da capo. Sembrerà strano ma queste cose mi affascinano. Ancora più affascinante è il fatto che mentre in un terminale stavo aggiornando il sistema completo, con vlc mi stavo comodamente guardando un film.
Ora, dopo aver lodato questa distribuzione, vorrei porre alla vostra attenzione l'installer grafico creato appositamente per arch linux in quanto una delle "pecche" è proprio l'installazione che richiede un pò di dimestichezza con i sistemi linux.
L'installazione standard è ben supportata dalle guide ufficiali e permette d'imparare tantissimo, ma per un utente alle prime armi che non sa nemmeno cos'è un terminale o uno script può essere utile aver un sistema alternativo più semplice per riuscire nell'intento di provare arch linux.

ZEN installer è scaricabile da https://sourceforge.net/projects/revenge-installer/.

Come riporta la descrizione sul sito, ZEN installer fornisce un'interfaccia grafica per l'installazione di arch linux. Tramite questa è possibile scegliere l'ambiente desktop tra cui Gnome, KDE, XFCE ed altri.

N.B. Personalmente non l'ho provato, sono giunto a questo progetto cercando informazioni su una modalità semplice per installare arch linux ma appena avrò un pò di tempo ci metterò mano e se avrò altre informazioni utili aggiornerò questo post includendo quanto appreso dalla prova.

giovedì 31 ottobre 2019

nmap

Nmap è un'utilità gratuita e open source per il rilevamento e il controllo della sicurezza della rete ampiamente utilizzata nella comunità degli utenti Linux in quanto è semplice da usare ma molto potente. Nmap funziona inviando pacchetti di dati su una destinazione specifica (tramite IP) e interpretando i pacchetti in entrata per determinare quali post sono aperti / chiusi, quali servizi sono in esecuzione sul sistema scansionato, se i firewall o i filtri sono impostati e abilitati, e infine quale sistema operativo è in esecuzione. Come avrete capito nmap vi permette di recuperare diversi tipi di informazioni sui dispositivi connessi alla rete, per questo non voglio incoraggiare l'uso di nmap a scopi dannosi.

Passiamo ai comandi...
Per installare nmap cercate il pacchetto "nmap" con il gestore dei pacchetti della vostra distribuzione. Nel caso di debian e derivate:
apt-get install nmap

Per utilizzare nmap bisogna essere amministratori, quindi nel caso di ubuntu:
sudo -l

Consideriamo 192.168.1.1 come l'indirizzo ip di destinazione sul quale vogliamo avere le informazioni. E' possibile sostituire tale indirizzo con qualsiasi altro, anche un sito web.

Un comando di base che può essere utilizzato per verificare rapidamente se un sito Web è attivo senza creare alcuna interazione "registrabile" con il server di destinazione:
nmap -sS 192.168.1.1

Quando si desidera verificare le porte aperte di una destinazione:
nmap -vv 192.168.1.1

Il seguente comando indica a nmap di provare a recuperare quale sistema operativo viene eseguito sul sistema di destinazione. Se tutte le porte sono filtrate i risultati potrebbero non essere affidabili. I numeri percentuali danno l'idea di incertezza:
nmap -O --osscan-guess 192.168.1.1

Per verificare i servizi attivi sulla destinazione:
nmap -sV 192.168.1.1

Ora vediamo come fare una scansione su tutta la nostra rete per trovare tutti i dispositivi connessi (il comando effettua la ricerca di tutti gli indirizzi che iniziano con 192.168.1):
nmap 192.168.1.0/24

Se vogliamo estendere la ricerca a tutte le sottoreti che iniziano con 192.168:
nmap 192.168.0.0/16

Se volete fare una scansione completa della rete 192 (attenzione perchè impiegherà parecchio tempo):
nmap 192.0.0.0/8

Per maggiori informazioni ed approfondimenti consultare la guida di riferimento:
https://nmap.org/book/man.html

lunedì 28 ottobre 2019

Giocare con dischi e partizioni

Dopo parecchio tempo che non scrivo più niente, mi devo dedicare un attimo a questo argomento, perchè ogni volta mi trovo a dover fare ricerche su comandi veramente utili.
In linux ci sono tanti comandi per gestire hard disk e partizioni, ma non li elencherò in questo post, mi limiterò invece a dare un elenco di esempi da utilizzare direttamente per essere subito operativi.

n.b. Non mi ritengo responsabile se utilizzando i seguenti comandi cancellerete dei dati, partizioni o interi hard disk... prima di "giocare" è sempre bene fare un backup.
Tutti i comandi vanno dati con i permessi di root.
Per diventare root in ubuntu:
sudo -s

In tutti gli esempi considero "sda" come sorgente (hard disk vecchio) ed "sdb" come destinazione (hard disk nuovo)

Elencare le partizioni di tutti gli hard disk:
fdisk -l

Elencare le partizioni su un hard disk GPT:
sgdisk -p /dev/sda

Effettuare qualsiasi operazione su partizioni MBR (attenzione perchè è possibile eliminare le partizioni e di conseguenza i file contenuti):
fdisk /dev/sda

Effettuare qualsiasi operazione su partizioni GPT (attenzione perchè è possibile eliminare le partizioni e di conseguenza i file contenuti):
gdisk /dev/sda

Conversione di un hard disk MBR in GPT:
sgdisk -g /dev/sda

Conversione di un hard disk GPT in MBR:
sgdisk -m /dev/sda

Clonare MBR da hard disk a hard disk:
dd if=/dev/sda of=/dev/sdb bs=512 count=1

Clonare solo la parte del boot loader contenuta nel MBR:
dd if=/dev/sda of=/dev/sdb bs=446 count=1

Clonare solo la parte contenente la tabella delle partizioni nel MBR:
dd if=/dev/sda of=/dev/sdb bs=1 skip=446 count=64

Copiare la tabella delle partizioni GPT:
sgdisk -R=/dev/sdb /dev/sda

Clonare boot loader e tabella prima partizione nel MBR:
dd if=/dev/sda of=/dev/sdb bs=462 count=1

Clonare la prima partizione:
dd if=/dev/sda1 of=/dev/sdb1

Clonare l'intero hard disk, compreso il MBR (in questo caso il secondo hard disk deve avere almeno la stessa capacità del primo):
dd if=/dev/sda of=/dev/sdb

Nel caso di clonazioni in presenza di hard disk danneggiati può essere utile utilizzare ddrescue al posto di dd:
ddrescue if=/dev/sda of=/dev/sdb